RadiomaniaLa radiomania ((IT) lett. "mania delle radio", "bolla delle radio" o "febbre delle radio") fu un periodo di iniziale sperimentazione e commercializzazione di sistemi di radiodiffusione del suono, soprattutto negli anni venti del Novecento[1][2], che arrivò a generare una vera e propria bolla speculativa, al pari di come la railway mania aveva fatto all'incirca a metà Ottocento. StoriaIl fenomeno cominciò orientativamente nel 1918, quando la Telefunken creò la filiale Transradio (introducendo la trasmissione duplex) e nel 1919 costruì nella Batavia olandese una imponente stazione radio funzionante a potenza ridotta. La tecnologia si diffuse rapidamente in altre nazioni: l'agenzia di stampa tedesca Transocean userà apparecchi della Transradio nella Germania di Weimar, così come lo farà Europa-Radio, un'altra azienda tedesca delle radiocomunicazioni. Negli Stati Uniti Herbert Moore lanciò la Transradio Press Service nel 1934. Già nel 1920 cominciarono i primi programmi di radiodiffusione nel Regno Unito, grazie alla Marconi Company, negli Stati Uniti, con la KDKA[3][4][5], e in Unione Sovietica. Il Detroit News della E. W. Scripps Company inaugurò la WWJ nell'agosto 1920, la prima stazione radio a effettuare un servizio di radiodiffusione continuo e regolare.[6] Nel 1925 la radio viene utilizzata per la prima volta in una campagna elettorale da Herbert Hoover (che nel 1929 sarebbe diventato Presidente degli Stati Uniti) e rapidamente si stabilirono dei grandi colossi per la radiodiffusione, come la RCA (creata nel 1919 dalla General Electric) e la NBC (fondata nel 1926). La storia della radio in Italia inizia quando il 6 ottobre 1924 furono inaugurate le trasmissioni regolari dell'URI (dopo un iniziale periodo di sperimentazioni durato un anno circa)[7], che sarebbe poi diventata l'EIAR nel 1928. Il fenomeno divenne ben presto di tipo speculativo e si sviluppò una vera e propria mania per la radio: gli apparecchi della Westinghouse venduti furono 100.000 nel 1922, 250.000 nel 1923, un milione e mezzo nel 1924 e due milioni nel 1925, passando da un giro d'affari di 60 milioni di dollari a 430 milioni. Un'azione della RCA passò dal valere 11 dollari (nel 1925) a valerne 114 nel 1929, rappresentando 73 volte i dividendi distribuiti. Nel 1929, anche dopo il crash di Wall Street, sarebbe stata l'azione più scambiata sul mercato.[2] Note
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