Cartello stradale e tavola esplicativa in piazza Grüninger a San Gallo, 2014
Biografia
Nasce nel 1891 come figlio di Oskar Grüninger, un tappezziere[5] e poi titolare di un negozietto di tabacchi.
Frequenta la scuola per insegnanti di Rorschach tra il 1907 e il 1911. Nel 1911 diventa insegnante delle elementari a Räfis presso Buchs e poi, nel 1913, delle superiori a Au (SG) dove insegna fino al 1919.
Già nel 1912 aveva conseguito il grado di tenente dell'approvviggionamento nell'esercito federale. Per motivi economici lascia l'insegnamento e nel 1919 entra in polizia con il grado di tenente.
Lo stesso anno, sposa Alice Federer (1897-1984, figlia del commerciante August Federer), che aveva conosciuto nel periodo in cui insegnava ad Au e dalla quale avrebbe avuto due figlie, Ruth e Sonja.
Nel 1925 raggiunge il grado di capitano e diventa il comandante della polizia cantonale di San Gallo.
Divenne presidente dell'associazione cinofila di polizia.
Nel periodo 1938-1939, falsificando documenti, permette a centinaia di ebrei[6] di entrare in Svizzera contro gli ordini del governo federale. Per tale motivo nel 1939 viene sospeso dalla sue funzioni[7], radiato dalla polizia e condannato nel 1940 al pagamento di un'ammenda.
A seguito di tale evento, vive in condizioni precarie, praticando lavori saltuari (ma anche di insegnamento) fino alla morte, in condizioni di povertà. Sua figlia Ruth dovette abbandonare la scuola a Losanna e, in quanto figlia di un traditore, non trovò chi volesse darle un lavoro, fino a quando un imprenditore tessile ebreo del luogo la assunse.
Nel 1962 diventa membro onorario della Lega per i diritti dell'uomo.
Vari tentativi di riabilitazione, prima e dopo la sua morte, furono bocciati dal governo di San Gallo: nel 1968, 1969, 1970, 1984, 1989. Con la fondazione dell'associazione "Giustizia per Paul Grüninger" da parte di Paul Rechsteiner, Stefan Keller, Hans Fässler e altri, fu compiuto un nuovo tentativo nel 1991.
La riabilitazione avvenne infine nel 1995[8], 23 anni dopo la sua morte, quando lo stesso tribunale di San Gallo che lo aveva condannato decise di riaprire il caso pronunciandosi per l'assoluzione. Nel 1998 il governo cantonale offrì agli eredi l'ammontare degli stipendi che sarebbero spettati al capitano[9]. La famiglia non accettò per sé tali somme, con i quali fu finanziata l'istituzione della Fondazione Paul Grüninger.
La tomba dei coniugi Grüninger si trova ad Au.
Un Giusto tra le nazioni
1938-1939
Nel periodo tra l'Anschluss dell'Austria al Terzo Reich e l'inizio della seconda guerra mondiale, quando il governo federale svizzero chiuse le frontiere nei confronti soprattutto dei fuggiaschi ebrei provenienti dalla Germania e dall'Austria, Grüninger predatando gli ingressi dei fuggiaschi e falsificando altri documenti necessari per entrare in Svizzera, aggirò gli ordini federali permettendo così a centinaia[10] di ebrei di entrare in Svizzera. Per tali violazioni nel marzo 1939 il governo sangallese avvia un'inchiesta amministrativa contro Grüninger e poco dopo un procedimento penale. Nell'aprile 1939 viene sospeso dalla carica con licenziamento immediato e gli venne revocato il diritto alla pensione. Nel 1940 venne condannato al pagamento di una multa di 300 franchi per violazione del segreto d'ufficio e falsificazione di documenti.
«Non mi vergogno del verdetto della corte. Al contrario, sono orgoglioso di aver salvato la vita di centinaia di persone oppresse. L' aiuto agli ebrei era radicato nella mia concezione di cristiano [...] la ragione di salvare vite umane minacciate con la morte, è stata da me ritenuta fondamentale. Come avrei potuto, quindi, prendere in seria considerazione "calcoli" e schemi burocratici? Certo, ho consapevolmente superato i limiti della mia autorità, e spesso con le mie stesse mani falsificato documenti e certificati, ma l'ho fatto al solo scopo di permettere ai perseguitati di accedere al Paese. Il mio personale benessere, commisurato al crudele destino di quelle migliaia [di perseguitati], era così insignificante e così poco importante, che non lo ho mai preso in considerazione»
Nel 2006 gli è stato dedicato lo stadio di calcio Paul-Grüninger-Stadion. All'ingresso principale del comando di polizia cantonale di San Gallo nel 2014 è stata applicata una targa ricordo.
Nel 2013 venne girato il film svizzero-austriaco Akte Grüninger dove viene rappresentato dall'attore Stefan Kurt e diretto da Alain Gsponer[12]
La RSI LA1, la principale televisione svizzera in lingua italiana, ha dedicato a Grüninger un ampio servizio televisivo di 21 minuti dal titolo Paul Grüninger. La storia di un resistente svizzero che riassume in breve la sua storia e critica le autorità svizzere per le peripezie e i tempi ingiustificati per la riabilitazione, «il riconoscimento e la gratitudine che [Grüninger] avrebbe meritato».[13].
^«Gruninger era ufficiale di polizia nella città di frontiera di San Gallo, in Svizzera. Dopo l’occupazione dell’Austria da parte del Terzo Reich, una grossa ondata di rifugiati iniziò a far pressione sul confine svizzero cercando di attraversarlo. Per evitarlo, la Svizzera chiuse ermeticamente le frontiere. Gruninger, in disaccordo con l’ordine impartito, di fronte a persone bisognose di aiuto decise di chiudere un occhio e di permettere a molti di attraversare il confine. Non ci sono notizie sul numero di persone che vi riuscirono grazie a lui (probabilmente centinaia)», I Giusti fra le Nazioni nei tempi bui dell’eclissi della Ragione di Moshe Bejski, par. Il caso Gruninger, p. 6: (PDF), su it.gariwo.net. URL consultato il 25 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 25 dicembre 2016).
^ Wulff Bickenbach, Gerechtigkeit für Paul Grüninger : Verurteilung und Rehabilitierung eines Schweizer Fluchthelfers (1938-1998) - IV. Hauptmann Paul Grüninger - Lebensstationen bis zur Anklage und Entlassung, Köln, Böhlau, 2009.
Documentazione sul sito dei Grüne del Vorarlberg [3]
Commissione Indipendente d'Esperti Svizzera – Seconda Guerra Mondiale, La Svizzera e i profughi all'epoca del nazionalsocialismo, Berna 1999. pag.122 e 294 pdf
François Wisard, Les Justes suisses : des actes de courage méconnus au temps de la Shoah, 2007. pag 15-17 pdfArchiviato il 24 maggio 2016 in Wikiwix.
Stefan Keller, Grüningers Fall. Geschichten von Flucht und Hilfe, Zurigo 1993.
Marcel Mayer, Grüninger, Paul nel Dizionario storico della Svizzera, 2008 [4]
Grabiele Nissim, Il poliziotto svizzero che guardava dall'altra parte, in Il tribunale del bene - La storia di Moshe Bejski, l'uomo che creò il Giardino dei Giusti - eBook, Milano, Mondadori, 2015.