Neive
Neive (Nèive in piemontese) è un comune italiano di 3 243 abitanti della provincia di Cuneo in Piemonte. Il suo centro storico conserva un impianto medievale. Geografia fisicaIl comune di Neive occupa un'area di 21,3 km² nel settore nord-orientale della provincia di Cuneo, al confine con la provincia di Asti, ed è immerso nel paesaggio vitivinicolo delle Langhe. Il capoluogo Neive sorge a 308 m s.l.m. Dista 10 km da Alba (principale cittadina di riferimento), circa 79 km da Cuneo e 27 km da Asti. StoriaPare debba il proprio nome alla gens Naevia, nobile famiglia romana della quale fu un possedimento: intorno al 100 a.C. era già un insediamento romano significativo, attraversato dalla via Aemilia Scauri, così chiamata dal nome del suo costruttore, il Console Emilio di Scauro. Nel Medioevo vi fu eretto un castello fortificato (distrutto nel 1274) e a Borgonuovo venne costruito nel X secolo il monastero di Santa Maria del Piano da parte di monaci benedettini, esso dipendeva dall'abbazia di Santa Croce in Mortara[5]; dell'antico edificio monastico caduto in rovina a partire dal XVII secolo oggi ne resta solo la Torre campanaria di stile romanico e l'adiacente sacrestia, trasformata in cappella[6]. Il feudo neivese, tra i secoli XI e XIII, fu diviso tra alcuni signori locali, in particolare i De Revello. A lungo conteso, nell'età comunale, tra Asti ed Alba; nel 1242 fu però Asti ad assicurarsene il definitivo possesso e ad inserirlo stabilmente nella propria compagine territoriale, della quale seguì tutte le vicende storiche ed i passaggi alle diverse signorie. Alla fine del XIV secolo Luigi di Valois Duca d'Orléans e signore di Asti inserì Neive nel Capitanato d'Astesana, una ripartizione amministrativa di comuni strategicamente importanti posti a difesa della Contea astese. Nell'occasione il villaggio fu completamente cinto di buone e solide mura. All'inizio del XVI secolo, nel quadro dei conflitti tra Francesco I e Carlo V, passò alternativamente sotto il dominio di Francia e di Spagna. Nel 1531 Neive, assieme a tutta la Contea di Asti fu annessa da Carlo III al Ducato di Savoia. Dopo una nuova parentesi di dominazione francese, nel 1560 tornò stabilmente ai Savoia con il duca Emanuele Filiberto. Solo verso la metà del XVII secolo, a seguito di una generale riforma delle province del Ducato, Neive fu scorporata da quella di Asti ed assegnata a quella di Alba appena istituita. A seguito della campagna napoleonica d'Italia e la costituzione della Repubblica Cisalpina, nel 1800 ottenne il riconoscimento di "Municipalità". Tornò ai Savoia nel 1814 e seguì le vicende storiche della casata sino alla costituzione della Repubblica Italiana. SimboliLo stemma è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 14 luglio 1936.[7] Si può blasonare: «Di rosso, alla croce trifogliata, accantonata da quattro crocette simili, il tutto d'argento. Ornamenti esteriori da Comune.» Il gonfalone è un drappo di bianco. Monumenti e luoghi d'interesseIl centro storico conserva un impianto medievale che si addensa nella parte alta ove rimangono alcune vestigia del ricetto, anche se l'antico castello andò precocemente distrutto nel 1276, nel corso di una delle tante guerre tra i comuni di Asti ed Alba. Dell'antico borgo si è mantenuta l'atmosfera in virtù delle tortuose stradine acciottolate che si dispongono ad anelli attorno alla sommità dell'altura o che salgono verso la Torre dell'Orologio (XIII secolo), simbolo dell'antica municipalità. Il cuore del borgo è rappresentato da piazza Italia: quasi un salotto settecentesco nel quale si affacciano soprattutto le sedi amministrative del paese. Gli uffici del Comune trovano oggi posto, dall'altro lato della piazza, in un edificio con la facciata in mattoni a vista, Palazzo Borgese (casa natale dell'architetto neivese Giovanni Antonio Borgese la cui qualità artistica è riconoscibile in molte delle settecentesche dimore nobiliari e chiese del borgo) Altre memorie storiche sono rappresentate dai numerosi palazzi in cotto:
Tra gli edifici religiosi — a parte le chiesette di San Rocco e di San Sebastiano, poste ai margini del borgo, quasi guardiani della salute pubblica — si devono menzionare:
SocietàEvoluzione demograficaAbitanti censiti[9] ![]() Etnie e minoranze straniereSecondo i dati Istat al 31 dicembre 2017, i cittadini stranieri residenti a Neive sono 585[10], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[11]:
EconomiaLe strade che conducono a Neive attraversano il paesaggio tipico delle Langhe, fatto da bianche colline coltivate a vite: siamo in una zona di produzione di grandi vini. Neive è infatti anche meta di visite alle proprie aziende vinicole, spesso ospitate in dimore signorili, come il settecentesco Palazzo dei Conti di Castelborgo. Questo piccolo paese è anche chiamato Terra dei Quattro Vini, per via dei suoi vini prodotti nelle sue colline: GemellaggiNeive è gemellato con il comune francese di Paladru, nella regione Alvernia-Rodano-Alpi. TurismoÈ stato inserito nel club de I borghi più belli d'Italia e si fregia, inoltre, del marchio di qualità turistico-ambientale della Bandiera arancione conferito dal Touring Club Italiano. Infrastrutture e trasportiIl comune è comodamente raggiungibile grazie al casello di Castagnito sull'autostrada A33, distante solo pochi chilometri. Dall'11 settembre 2023 è stata riaperta la stazione ferroviaria a Neive. La stazione si trova sulla tratta che collega Alessandria a Cavallermaggiore. AmministrazioneDi seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
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