Google Lunar X Prize, insieme di termini abbreviato in GLXP, è stata una competizione spaziale organizzata dalla X Prize Foundation e sponsorizzato da Google. La competizione è stata annunciata alla Wired Nextfest il 13 settembre 2007 ed è stata ufficialmente conclusa, senza vincitori, il 23 gennaio 2018. La sfida, a cui potevano partecipare solo team di privati, consisteva nel lanciare, far atterrare e muovere sulla superficie della Luna un robot che avrebbe dovuto inviare sulla Terra fotografie e altri dati come prova dell'avvenuto allunaggio. Dal 5 aprile 2018, la fondazione ha annunciato che la competizione si trasforma in una gara senza premio in denaro.
La competizione
Il Google Lunar X Prize offriva un totale di 30 milioni di dollari statunitensi (circa 26,5 milioni di €[1]) di premio alla prima squadra privata che sarebbe riuscita a far atterrare sulla Luna un robot a guida autonoma (rover). Il robot avrebbe dovuto percorrere almeno 500 metri e trasmettere immagini e video in alta definizione come prova del riuscito allunaggio. La prima squadra a riuscire nell'impresa avrebbe potuto reclamare il premio principale di 20 milioni (15927800 €[1]), mentre la seconda squadra avrebbe ottenuto il premio per il secondo posto di 5 milioni di dollari (circa 4,5 milioni di €[1]). Altri premi in denaro erano previsti per la squadra del rover in grado di percorrere almeno 5 km sulla Luna, oppure in grado di fotografare i resti del programma Apollo o altri oggetti di costruzione umana. Infine ulteriori premi erano previsti per il team che fosse riuscito a confermare la presenza di ghiaccio sulla Luna oppure a costruire un rover in grado di sopravvivere a una notte lunare. Infine Space Florida avrebbe offerto un premio addizionale di 2 milioni di dollari (circa 1,7 milioni di €[1]) a tutte le squadre che avrebbero lanciato la loro missione dalla Florida.
Il Google Lunar X Prize sarebbe terminato quando tutti i premi fossero stati reclamati o comunque entro il 31 marzo 2018[2] (precedentemente era stato fissato come termine il 31 dicembre 2012, 2015 e 2017).
In caso di successo da parte di una o più squadre, si sarebbe trattato del secondo veicolo operante sulla superficie lunare dal 1976, dopo il rover cineseChang'e 3 del 2013.
Finalisti
Al 31 dicembre 2017 scadeva il tempo limite per la prenotazione di un lancio orbitale per il proprio rover, lancio che si sarebbe dovuto effettuare nei primi tre mesi del 2018[3]. Delle 30 squadre originariamente iscritte alla gara solo 5 sono riuscite a prenotare il lancio entro il termine previsto:
Will be a piggyback on Team Indus's PSLV. Officially Verifed by Google Lunar X Prize[8]
Squadre
Le registrazione al Google Lunar X Prize si sono chiuse il 31 dicembre 2010. L'elenco completo delle 29 squadre venne annunciato il 17 febbraio 2011, al 27 aprile 2016, in seguito a fusioni o abbandoni, ne rimangono in gara 16:[9]
^Meet the Teams | X PRIZE Foundation, su googlelunarxprize.org, 27 aprile 2016. URL consultato il 27 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2008).
«Hakuto [... and fellow competitor] Astrobotic [will] carry a pair of rovers to the moon. Astrobotic plans to launch its Google Lunar XPRIZE mission on a SpaceX Falcon 9 rocket from Cape Canaveral, Fla., during the second half of 2016. HAKUTO's twin rovers, Moonraker and Tetris, will piggyback on Astrobotic's Griffin lander to reach the lunar surface. Upon touchdown, the rovers will be released simultaneously ... in pursuit of the $20M Google Lunar XPRIZE Grand Prize.»
^Lander, su astrobotic.net. URL consultato il 28 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2012).
^Astrobotic – About Us | X PRIZE Foundation, su googlelunarxprize.org, 15 agosto 2007. URL consultato il 23 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2011).
«The landing site, originally targeted for the Sea of Tranquility near where Apollo 11 touched down, is up for grabs, as is the name of the spacecraft, once called Artemis, and the name and destinations of the 1.5-meter tall, 1-meter wide rover.»
^STELLAR – About Us | X PRIZE Foundation, su googlelunarxprize.org, 15 agosto 2007. URL consultato il 15 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2011).
^Euroluna – About Us | X PRIZE Foundation, su googlelunarxprize.org, 15 agosto 2007. URL consultato il 15 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2010).
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Rebecca Lindell, Rocket enthusiasts shoot for the moon, in Vancouver Sun, 10 marzo 2011. URL consultato il 10 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2011).
^FredNet – About Us | X PRIZE Foundation, su googlelunarxprize.org, 15 agosto 2007. URL consultato il 15 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2011).
^JURBAN – About Us | X PRIZE Foundation, su googlelunarxprize.org, 15 agosto 2007. URL consultato il 15 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2011).
^SELENE – About Us | X PRIZE Foundation, su googlelunarxprize.org, 15 agosto 2007. URL consultato il 15 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2011).
^Selenokhod – About Us | X PRIZE Foundation, su googlelunarxprize.org, 15 agosto 2007. URL consultato il 15 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2011).
^Micro-SpaceArchiviato il 26 dicembre 2010 in Internet Archive., Google Lunar X Prize webpage, 2010–11, accessed 2010-12-24. Noted that "Micro-Space withdrew from competition in November 2010." following the death of the founder, Richard P. Speck.
^Quantum3 – About Us | X PRIZE Foundation, su googlelunarxprize.org, 15 agosto 2007. URL consultato il 15 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2011).
^Advaeros – About Us | X PRIZE Foundation, su googlelunarxprize.org, 15 agosto 2007. URL consultato il 15 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2011).
^LunaTrex Out of the Race, su propertyintangible.com. URL consultato il 27 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2016).
^LunaTrex announces entry into GLXP, su googlelunarxprize.org. URL consultato il 27 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2013).