Barzio
Barzio (AFI: /ˈbaːrʦjo/; Bàrz in dialetto valsassinese[5][6]) è un comune italiano di 1 255 abitanti della Provincia di Lecco in Lombardia. Anticamente era anche conosciuto coi nomi di Barzo, Barso, Barsio. Geografia fisicaBarzio sorge all'interno di una conca del cosiddetto Altopiano Valsassinese, che sovrasta la valle sul versante est, in posizione opposta rispetto alle Grigne, tra il colle di Balisio e le Chiuse di Introbio.[7] Origini del nomeLa radice Bar- fa supporre un'origine ligure.[7] StoriaDa Barzio, in epoca romana, passava la via Spluga, strada romana che metteva in comunicazione Milano con Lindau passando dal passo dello Spluga. Durante il Medioevo, a Barzio erano in vigore i cosiddetti "Statuti civili e criminali della comunità Valsassinese".[7] Feudo dei Della Torre, sotto il Ducato di Milano Barzio fu quindi assegnato come feudo a Facino Cane (1409) e, in seguito, a Giacomo Medici detto il Medeghino.[7] Nel XVI secolo contava solo poco più di trecento abitanti che vivevano in semplici case di legno con loggiati, verso la fine dell'Ottocento, con il miglioramento economico e sociale della popolazione, apparvero le prime ville e successivamente, con l'avvento del turismo di massa, numerosi condomini. Il paese è considerato capoluogo turistico della Valsassina e offre numerose opportunità agli sportivi; da qui parte infatti una funivia, attiva già dagli anni '60, che conduce agli impianti di risalita dei Piani di Bobbio e della Valtorta costituendo il comprensorio sciistico più vicino a Milano ed alla Brianza. SimboliLo stemma e il gonfalone del Comune di Barzio sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 22 settembre 1992.[8][9] «Semitroncato partito: nel 1°, di argento, alle lettere maiuscole AR, poste in fascia, nel 2°, di rosso, al bue passante, di argento; nel 3°, di azzurro, al leone d'argento; il tutto sotto il capo di rosso, caricato di tre stelle di otto raggi, d'oro.» Lo stemma del paese si basa su una proposta formulata dallo studioso di storia locale Pietro Pensa. Le tre stelle ad otto punte ed il leone ricordano la Valsassina e l'importanza di questo paese per tutta la Valle. Il monogramma AR è presente negli stemmi della famiglia Arrigoni e rimanda alla beata Guarisca Arrigoni, nata a Barzio nel 1382, che nel XV secolo fondò l'ospedale della Valle a Concenedo.[10] Il manzo passante è simbolo della famiglia Manzoni, originaria della Valsassina.[11] Il gonfalone è un drappo di bianco. Monumenti e luoghi d'interesse
SocietàEvoluzione demografica
Abitanti censiti[13] ![]() Etnie e minoranze straniereSecondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2021 i cittadini stranieri residenti a Barzio erano 68[14]. CulturaBibliotecheLa biblioteca comunale ha sede a Palazzo Manzoni in via Alessandro Manzoni 12. Fondo Biblioteca manzoniana: dotazione della Biblioteca comunale è dedicato interamente alla figura di Alessandro Manzoni, alle sue opere ed alla relativa critica. Museo Medardo RossoIl Museo Medardo Rosso ha sede in via Baruffaldi 4. EventiNelle prime settimane di giugno dal 2015 al 2019 aveva luogo Nameless Festival (Nameless Music Festival fino al 2022), che si è successivamente spostato ad Annone di Brianza. AmministrazioneAltre informazioni amministrativeIl Comune fa parte della Comunità montana della Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera. GemellaggiSportNel 1979 Barzio è stata sede d'arrivo della 18ª tappa del Giro d'Italia, partita da Trento. Galleria d'immagini
Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
Information related to Barzio |
Portal di Ensiklopedia Dunia