Anita Fazzini
BiografiaAnita Fazzini nata Buy era figlia di Marta e Addo Buy.[1]All’inizio degli anni 30 dalla nativa Domodossola, per studiare disegno e pittura, si trasferì a Roma dove studiò all'Accademia di belle arti sotto la guida di Ferruccio Ferrazzi.[2]Qui conobbe il giovane scultore Pericle Fazzini quasi suo coetaneo. Se ne innamorò e ne divenne la modella e la compagna.[1][3] Nel 1934 Pericle Fazzini scolpì Ritratto di Anita, un’opera che sarebbe entrata presto nelle collezioni del Jeu de Paume di Parigi che la acquistò nel 1935.[4][5] In quegli anni anche Anita aveva iniziato a dipingere e nel tempo produsse varie opere tra cui un ritratto di Giuseppe Ungaretti realizzato in contemporanea al busto del poeta scolpito da Pericle Fazzini nel 1938.[1] Nel 1940 in prossimità dell’inizio della seconda guerra mondiale Pericle, richiamato alle armi, la sposò e partì per il servizio militare alla volta prima di Padova e poi di Zara.[1] Nel 1950 Pericle e Anita ebbero una figlia, Barbara.[1][6] Nel 1958 Anita pubblicò presso Ceschina il romanzo Ritorno in pianura che le fece vincere il Premio Viareggio opera prima.[7] Successivamente scrisse il libro di narrativa Monologhi, edito a Roma da Rotundo nella primavera del 1987. Pochi mesi dopo, il 4 dicembre, Pericle spirò settantacinquenne nella loro casa romana di Via Margutta.[8] Nel 1988 uscì l'ultima opera letteraria che Anita era andata accuratamente preparando, il romanzo La signora dalle cinque case. Morì a Roma nel 1997. Opere
Note
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